Congresso nazionale Vent’anni di IRPPI
Roma 21/24 novembre 2024 – online
A cura della Dott.ssa Valentina Battisti e del Dott. Riccardo Caporale
Ha avuto luogo nel mese di novembre 2024 il congresso per la ricorrenza dei vent’anni dalla nascita dell’istituto IRPPI (Istituto Romano di Psicoterapia Psicodinamica Integrata)
Il convegno ha posto l’accento sull’integrazione in psicoterapia e ha guidato al futuro della ricerca in tale ambito. La scuola, in tutti questi anni, ha portato avanti la formazione in psicoterapia, abilitando alla professione numerosi psicologici e medici provenienti da tutto il territorio nazionale, i quali continuano a dimostrare capacità di imporsi nel panorama clinico di appartenenza.
Fin dall’inizio, nel 2004, con la fondazione e la direttiva del Dott. Giuseppe Lago, svariate personalità del mondo accademico e clinico di nota caratura hanno apportato il loro contributo scientifico alla scuola, dandone lustro e rilevanza, e permettendo alla stessa di accreditarsi tra le più prestigiose realtà nell’ambito psicodinamico. Nel 2020 l’istituto cambia la governance, sotto la guida della Dott.ssa Valentina Battisti e del Dott. Riccardo Caporale, ed è qui che il progetto scientifico-culturale della scuola ha una nuova propulsione, nell’ottica di integrazione delle recenti prospettive psicodinamiche e neuroscientifiche sulla neurobiologia degli affetti e della relazione, di aggiornamento del modello di intervento con approcci e tecniche sempre più di tipo bottom-up, e di rinnovamento del corpo docenti e didatti.
Il convegno ha contemplato la presenza di esperti nell’ambito della psicoterapia, presentando relazioni di interesse nella prospettiva psicodinamica integrata.
Nella prima sessione tematica di giovedì 21 novembre dal titolo “La psicoterapia psicodinamica Integrata: basi teorico-metodologiche, flessibilità della tecnica e finalità d’intervento”, dopo i saluti istituzionali da parte della Dott.ssa Valentina Battisti e del Dott. Riccardo Caporale direttori IRPPI, si è tenuta la Lectio Magistralis dell’egregio Prof. Giuseppe Craparo dell’Università Enna Kore, garante della scuola, sulle caratteristiche e funzioni della self disclosure. Si è discusso dell’importanza di questo intervento tecnico guidato dall’atteggiamento mentalizzante del terapeuta.
A seguire il Dott. Stefano Martellotti, docente IRPPI, sottolinea, nella sua relazione: “L’alleanza terapeutica: come riconoscere e affrontare le rotture”, l’importanza delle competenze trasversali richieste al terapeuta attraverso la centralità data all’analisi didattica personale, per riconoscere, prevenire ed eventualmente riparare le rotture terapeutiche.
Nel pomeriggio, la ripresa dei lavori, con le chairmen Dott.ssa Martina Sciarretta e la Dott.ssa Valentina Battisti, ha visto il Dott. Riccardo Caporale presentare la sua relazione dal titolo “La psicoterapia psicodinamica integrata: basi teorico-metodologiche, flessibilità della tecnica e finalità d’intervento”, incentrata sulle novità del modello PPI con i recenti aggiornamenti riguardo le fasi terapeutiche.
A seguire la Dott.ssa Valentina Bolle ha descritto l’importanza del lavoro onirico nel suo intervento dal titolo “Linguaggio e simbolismo del sogno: comprendere il paziente attraverso il testo onirico”, nel quale, attraverso esempi della sua esperienza clinica, ha dato modo di entrare nella metodologia PPI alla luce delle novità nel campo del sogno.
In conclusione, la Dott.ssa Valentina Battisti attraverso la sua relazione: “La psicodinamica del sogno: il dream work nella PPI”, ha illustrato il valido lavoro che la PPI fa con i sogni, utilizzati in maniera diversa rispetto l’impostazione psicoanalitica classica e osservati/analizzati insieme al paziente in una modalità condivisa legata alla sua storia e non “calata dall’alto”.
Venerdì 22 novembre è iniziata la sessione “Applicazione della PPI nel processo evolutivo” con i chairmen Dott. Riccardo Caporale e Dott.ssa Valentina Battisti. Ad introdurre i concetti chiave dello sviluppo della mente alla base dell’impostazione PPI è stata la Dott.ssa Annalucia Morrone con la sua relazione dal titolo “Il lavoro sull’attaccamento e la mentalizzazione”, mostrando le differenti capacità e modalità di mentalizzazione nell’intreccio degli stili di attaccamento.
A seguire la Dott.ssa Francesca Cocciolo nel suo intervento “L’intervento psicologico perinatale in Tin: l’ascolto e la cura”, ha affrontato la delicata questione della prematurità nell’ambito perinatale e l’importante lavoro con i genitori disorientati ed impauriti dall’esperienza. Lo psicologo che lavora in perinatalità con sensibilità si avvicina ad un rapporto che si costruisce su un bisogno spesso improvviso che va accolto.
La Dott.ssa Vittoria Barletta ha descritto “Il lavoro psicologico a famiglie con figli: la linea sottile tra sostegno e psicoterapia” focalizzando la discussione sui fattori di rischio e di protezione nelle famiglie e la necessità, a volte, di dover effettuare un intervento breve che si può evolvere, in taluni casi, in un percorso di psicoterapia.
Nel pomeriggio, le chairmen Dott.ssa Silvia, Dott.ssa Valentina Battisti e Dott.ssa Alessia Carleschi hanno introdotto la Lectio Magistralis dell’illustre Prof.ssa Alessandra Fermani dell’Università di Macerata intitolata: “L’evoluzione delle relazioni con i genitori ed impatto su ansia, depressione e costruzione dell’identità in adolescenza”, incentrata sui vari studi sociali inerenti i temi proposti. Infine, il Dott. Alessandro Montenero nella sua relazione “La costruzione intersoggettiva del sé adolescente: un caso clinico”, ha spiegato la psicoterapia con un’adolescente e le implicazioni legate al costrutto dell’intersoggettività nell’interazione con una giovane paziente.
Sabato 23 novembre, i chairmen Dott.ssa Valentina Battisti e Dott. Maurizio Andreola, hanno aperto la sessione tematica dal titolo “Ultime evidenze neuroscientifiche in psicoterapia, psicodiagnosi e PPI”, presentando l’esimio Prof. Massimo Biondi, ex garante e membro attuale del comitato scientifico IRPPI che, con la sua Lectio Magistralis “Il corpo in psicoterapia”, ha affrontato le nuove prospettive emerse dal campo delle neuroscienze sull’importanza degli interventi focalizzati ad un livello psicobiologico nel trattamento psicoterapico di diversificati disturbi quali quelli d’ansia, ossessivo compulsivi, bipolari e psicosomatici, ponendo l’accento sulla gestione dello stress.
Nel pomeriggio, i chairmen Dott. Riccardo Caporale e Dott.ssa Federica Cosenza hanno presentato gli altri relatori. In primis lo stesso Dott. Riccardo Caporale ha introdotto il suo intervento “L’integrazione possibile tra psicodiagnosi e psicoterapia: un modello multidimensionale della personalità” facendo riferimento alla rivisitazione del modello PPI nella diagnosi in psicoterapia.
A seguire il Dott. Antonio Maccarone ha illustrato la sua relazione “La valutazione psicodiagnostica nell’adulto: i test come strumento per la psicoterapia” mettendo in rilievo l’importante ausilio della psicometria alla diagnosi clinica.
Infine, la Dott.ssa Alina Paoletti ha aperto una finestra di riflessione sull’importanza della valutazione in età evolutiva con il suo intervento intitolato: “La valutazione psicodiagnostica in età evolutiva: assessment e ausilio dei test nel processo diagnostico secondo la PPI”.
La giornata conclusiva, domenica 24 dicembre, si è aperta con la sessione tematica “PPI e nuove tipologie di setting: dalla coppia al gruppo” ed i chairmen Dott.ssa Silvia Battisti e Dott. Matteo Mentuccia hanno introdotto il lavoro con i gruppi capitanato dalle Dottoresse Silvia Battisti e Chiara Scarpulla che con la loro relazione “Il gruppo come driver di cura: metodologie PPI ed esperienze d’intervento” hanno messo in luce gli aspetti teorico-metodologici, i compiti e gli obiettivi dello psicoterapeuta. All’interno di questa relazione sono intervenuti alcuni specializzandi IRPPI: Dott.ssa Giulia Terzitta, Dott.ssa Giorgia Romagnoli, Dott.ssa Cecilia Silla e Dott. Edoardo Petrucci, che hanno riportato la loro esperienza all’interno di gruppi di pazienti con malattie croniche, ponendo l’accento sugli aspetti psicodiagnostici, sull’importanza del monitoraggio e la restituzione dell’esperienza attraverso tecniche e strumenti metodologici ed infine sul rapporto tra gruppo e cronicità con esperienze dirette.
La Dott.ssa Federica Cosenza ha illustrato la sua esperienza clinica con la relazione intitolata: “L’intervento terapeutico nella coppia: integrazione di vari approcci teorici con il metodo della PPI”, introducendo diversi approcci teorici in relazione al nuovo dispositivo elettivo PPI della co-terapia.
Nel pomeriggio della domenica 24 novembre, alla conclusione dei lavori del convegno, è stata istituita una tavola rotonda con i didatti del centro clinico IRPPI per esporre le linee di lavoro futuro, in un’ottica di integrazione a vari livelli, stimolando domande e riflessioni sui vari temi proposti.
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